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Il progetto nasce dal desiderio di supportare i ragazzi degli gli ultimi anni delle scuole superiori che frequentano i gruppi parrocchiali - o che gravitano attorno alle attività formative proposte dalla Parrocchia - nella scelta del corso universitario da intraprendere e dall’esigenza di rispondere ai loro dubbi circa eventuali scelte professionali.
Abbiamo pensato ad un percorso che non sia solo tecnico, ma soprattutto motivazionale, che desse risalto non esclusivamente agli aspetti professionali ed alla opportunità di lavoro, ma anche all’importanza di saper compiere scelte consapevoli nella propria vita.
Lungo questo percorso, i ragazzi saranno accompagnati da una equipe formata da docenti universitari, da educatori della Parrocchia e dal parroco stesso.
Il corso di orientamento è offerto gratuitamente e prevede solo un piccolo contributo per la tre giorni residenziale.

 

Campo di orientamento parrocchiale 2011

Dettagli

orientamento_2011Gambarie 17-19 giugno 2011
“L’importanza di una scelta.” Forse è questa la frase che meglio esprime l’anima di questo campo e sulla quale ognuno di noi è stato chiamato ad interrogarsi nel proprio piccolo e in modo più o meno approfondito.
Un campo che si è svolto a Gambarie, a casa Candelora, dal 17 fino al 19 giugno, a cui hanno partecipato ventisei ragazzi, non solo scout o membri dell’azione cattolica, ma anche giovani non appartenenti ad alcun gruppo associativo, i quali hanno avvertito l’esigenza di mettersi in gioco in questa esperienza per tutti certamente nuova, ma per loro sicuramente ancora più “alternativa”!
Appena giunti alla casa che ci ha accolti durante questi tre giorni, dopo i saluti e le sistemazioni nelle rispettive stanze, fin da subito si è compreso ogni attimo era davvero prezioso.


Così, il pomeriggio del primo giorno, Amos Martino ci ha delineato in maniera puntuale ed efficace le dinamiche del campo, illustrandoci le attività che avremmo svolto e facendoci realmente comprendere come ciascuna di queste sarebbe stata strutturata.

La brevità della sua presentazione è stata dovuta al fine di lasciare spazio ad un momento curato dal nostro parroco, Don Sasà, che ha voluto scandagliare con acume ogni aspetto concernente “le ragioni di una scelta”, ponendoci davanti a domande che alcuni di noi non si erano mai posti e che perciò rimanevano senza risposta e provocando una crisi positiva in coloro che erano certi della propria posizione, portandoli a mettersi nuovamente in discussione. In quelle lunghe ore, tra un sospiro di sollievo o di sconforto e gli occhi di ciascuno sospesi tra incredulità e indecisione, si è parlato di discernimento e di come quest’ultimo possa essere spiegato con l’abusata espressione “sognare ad occhi aperti”;
si è discusso sul fatto che non sempre il nostro desiderio di divenire qualcuno o di conseguire una determinata professione coincide con la nostra capacità nel perseguire quest’ultima e perciò è opportuno chiedersi: “sono infinite le possibilità del fare?”
Qualcuno annuisce con la testa e motiva la propria risposta, altri scuotono il campo negando l’assenso, altri tacciono poiché indecisi o semplicemente più timidi. Interviene perciò il parroco per rispondere a tutti i dubbi, asserendo che bisogna accettare che l’io abbia infinite potenzialità, le quali non possono essere completamente attuate nonostante l’individuo sia continuamente teso alla ricerca dell’infinito.

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© Parrocchia Santa Maria della Candelora - Via Domenico Romeo n.5 - Reggio Calabria

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