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De Lorenzo

Mons. Salvatore De Lorenzo
(dal 1906 al 1921)




Condensare in una paginetta la biografia del Parroco De Lorenzo non è una cosa facile se si pensa che la Sua figura e la Sua opera sono stati oggetto di un incontro di studio nei giorni 8 e 9 febbraio 1992 presieduto dal Card. Palazzini e i cui Atti sono stati pubblicati in un numero speciale della Rivista Diocesana “La Chiesa nel Tempo”

La sua breve,ma intensa vita inizia  a Melito Porto Salvo dove nasce il 6 gennaio 1874,  frequenta le classi elementari. Entra successivamente in Seminario, conseguita la maturità liceale e conclusi gli studi teologici, viene ordinato sacerdote dal Cardinale Portanova nel settembre 1898. Diventa insegnante del Seminario Arcivescovile dove svolge con impareggiabile zelo la sua missione di maestro ed educatore.

Desideroso di approfondire i suoi studi umanistici chiede l’autorizzazione a scriversi alla Facoltà di lettere di Messina e il Portanova gliela accorda, nonostante la riluttanza di alcuni  che vedevano  pericoli per il giovane sacerdote che avrebbe dovuto frequentare  un ambiente saturo di materialismo e laicismo. Frequenta l’Università di Messina e trova  il tempo per svolgere la sua missione di sacerdote  insegnando nel Seminario di Messina; in quella città si dedica alla predicazione ed alla Direzione Spirituale di Istituti religiosi.

E’ stimato anche nell’ambito universitario sia dagli studenti che dai docenti tra i quali il poeta Giovanni Pascoli che sarà il relatore della tesi che  il giovane sacerdote discute ottenendo il massimo dei voti: “L’ipotesi Messianica nella IV egloga di Virgilio” è il tema della  tesi che lega  la sua passione per gli studi umanistici alla missione che dovrà esercitare. In molti pensavano che, rientrando a Reggio, il giovane sacerdote si sarebbe dedicato all’insegnamento invece Egli sceglie la via del ministero sacerdotale che lo porterà a diventare Vicario Economo e poi dal gennaio 1907 Parroco della Parrocchia di S.Maria della Purificazione (Candelora) coadiuvato in tale suo ministero dai Vicari sac.Felice Zagari, sac.Giuseppe Musolino per ben 15 anni, sac Giuseppe Trepunti e sac. Francesco Rossi (quest’ultimo solo alla vigilia della sua morte. E’ un impegno che assolve instancabilmente e numerosissimi sono i gruppi  che fioriscono per sua iniziativa.

Fonda la Lega Angelica che ottiene l’incoraggiamento di molti membri dell’Episcopato e la benedizione del Sommo Pontefice  Benedetto XV che lo riceve anche in udienza.. Per una delle giaculatorie da Lui coniate: ”Viva Gesù,Viva Maria,” l’Ordinario Diocesano concede la possibilità di lucrare indulgenze. Dalle cronache del tempo si apprende che, nonostante le ristrettezze di locali di culto,erano ben sette le classi ci catechismo con 140 bambini ai quali De Lorenzo inculca soprattutto il culto dell’Adorazione Eucaristica.

Prima del terremoto del 1908 i locali che ospitavano la Chiesa erano modestissimi e malandati e ciò era motivo di doglianza da parte sua che vedeva molti parrocchiani benestanti preferire le chiese più ricche della zona. (All’epoca la chiesa era ubicata in zona Via Torrione/Via Giudecca). Dopo il terremoto una chiesa baracca sorge all’incrocio tra la Via Aschenez ed il torrente S.Lucia sopra una collinetta  coperta di fichi d’India; è il luogo dove oggi sorge l’attuale Chiesa consacrata il 12 marzo 1960 da Mons.Ferro.

Instancabile uomo di  carità  vive l’esperienza della distribuzione di pasti con le cucine gratuite di S.Gaetano (in questo ed altro coadiuvato da Sr Crocifissa delle Suore di carità), ma ha un grande sogno accogliere bambini in difficoltà e per questo acquista un suolo al Rione Schiavone che battezzerà “Collina degli Angeli”. Questo sogno si realizzerà quando incontra D.Orione al quale affida l’opera che ancora oggi  svolge la sua funzione sotto la guida dei seguaci di S.Luigi Orione.

Don Pensabene suo successore in occasione del Convegno citato ha illustrato brillantemente la figura di De Lorenzo uomo cultore di studi classici, San Gaetano Catanoso (suo immediato successore) ha invece scritto di lui nel 1952 :

“Io, che ebbi la ventura di conoscervi tanto da vicino , che venivo dalla mia piccola parrocchia  di Pentadattilo per edificarmi alla scuola del vostro zelo,  che mi toccò di essere a parte della vostra eredità spirituale….L’ho presente parroco della Candelora in Reggio Calabria, inappuntabile ed instancabile in ogni opera di zelo. Fornito di vasta cultura teologica e letteraria, era nella predicazione forbito e piano, semplice e persuasivo, piacevole e pieno di sacra unzione. Acceso di carità, si prodigava in ogni opera di bene e profondeva, particolarmente nel silenzio, quanto era nelle sue possibilità  per asciugare lacrime e lenire dolori. Innamorato di Gesù Eucaristia, moltiplicava Ore di adorazione e funzioni eucaristiche che curava con  perfezione “

Alla sua morte avvenuta precocemente per nefrite il 14 marzo 1921,  Mons. Cottafavi, inviato di Pio X  durante il terremoto  scrisse : “ Se una grande luce di esempi santi, di dottrina, di eloquenza apostolica fu tolta alla città ed alla Chiesa di Reggio con l’immatura scomparsa del Canonico Salvatore De Lorenzo…. Acquistammo un patrono in cielo.”,mentre la Piroja-Croce sotto il titolo “La Chiesa della Candelora in lutto” scrisse tra l’altro. “era da tutti amato come sacerdote santo,diletto a Dio e agli uomini.”

Le sue spoglie sono state traslate il 15 giugno 1952  nel Santuario di S.Antonio alla Collina degli Angeli dove ancora oggi sono oggetto di venerazione da parte dei reggini.

(un grazie di cuore a Mons.Denisi per il materiale che ci ha fornito)

 

   
© Parrocchia Santa Maria della Candelora - Via Domenico Romeo n.5 - Reggio Calabria

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