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C’è un detto latino che dice: “estote parati”. Noi scout lo gridiamo da sempre, ma mi chiedo siamo davvero pronti?

Si perché estote parati significa: “siate pronti”. Ma esattamente a cosa dobbiamo essere pronti? Ad affrontare le avversità? A perdere le nostre libertà? A vedere i nostri cari soffrire? No, non penso che sia questo il vero senso di “estote parati”.

Estote parati

"Estote parati” è parte di un versetto del Vangelo secondo Matteo (24,44) che, per esteso, recita così: “Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi SIATE PRONTI perché, nell'ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo.”

Vi starete chiedendo se questa sia l’ora in cui verrà il figlio dell’uomo. A questo non so rispondere. Ma vi chiedo e mi chiedo: "E' mai andato via?" Perché per tornare si deve partire, e forse, lui non è mai partito. Forse, siamo noi che siamo andati via. E allora mi domanderete: “Che fare?” La risposta sta in quell’ "estote parati". Dobbiamo essere pronti.

Dobbiamo essere pronti a ripartire.
Dobbiamo essere pronti a realizzare i nostri sogni.
Dobbiamo essere pronti ad amare.

Perché verrà il giorno in cui il Signore verrà, e in quel momento dovremo farci trovare pronti; altrimenti il tempo che ci è stato donato sarà stato sprecato.

Estote parati

R.P.

 

   
© Parrocchia Santa Maria della Candelora - Via Domenico Romeo n.5 - Reggio Calabria

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