Il Musical "Madre Teresa"

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Madre Teresa "IL MUSICAL"

mt3 I ragazzi della nostra Parrocchia hanno organizzato il Musical.}
 



Si ringraziano i seguenti Sponsor:
 
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viola
 
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IL MUSICAL

E' la vita di Madre Teresa di Calcutta raccontata in musica ed in prosa attraverso i suoi pensieri, le preghiere, la sua gente, ilsuo lavoro,la sua vita, con particolare riferimento agli aspetti più semplici e più umili: l'amore per i poveri, il lavoro il valore nella diversità fra gli uomini, la sua gente,il suo sorriso gioioso nell'affrontare i problemi più tristi...


La storia prende le mosse dal momento in cui Madre Teresa abbandona la congregazione di Loreto, a Calcutta.

L'entusiasmo, la voglia di dare inizio alla sua missione nel nome di Dio sono subito messi a confronto con le terribili condizioni di quella parte del mondo, da sempre bisognosa d'aiuto.

Le malattie, la fame, la povertà, l'incontro-scontro con le autorità religiose locali, i problemi e i dolori, i drammi dei singoli individui, sono gli elementi affrontati e svolti ora in musica ora in prosa, con  il chiaro intento di far riflettere ed al tempo stesso fare spettacolo. Il musical non ha la pretesa di essere la storia di Madre Teresa
romanzata in chiave musicale. Intende recuperare teatralmente, offrendoli al pubblico, segmenti e sentimenti "cantati, ballati e mimati" della vita di una piccola donna considerata a ragione
fra le più grandi del mondo.

Teresa, un uccellino illuminato al Signore, distribuisce il suo mangime in un mare di sofferenza incommensurabile. Eppure lotta, s'ingegna, soffre, prega... e lentamente riesce a costruire, semplicemente,  spargendo intorno a sé amore, fede e speranza. La semplicità è una delle sue armi preferite per combattere la povertà. Una povertà che non è soltanto quella materiale di una terra, l'India, ai limiti della sofferenza; ma è soprattutto la povertà del cuore.

Giochi di luci, coreografie e musica  creano ricche e suggestive ambientazioni.

MADRE TERESA IL MUSICAL di Michele Paulicelli  é una co-produzione  CLUB TEATRO MUSICA -  Edizioni musicali III MILLENNIO - Centro KOLBE (Carini)
http://www.madreteresadicalcutta.it/







 


"Madre Teresa" le origini del nostro Musical

Era settembre e c'era il campo Giovani, quando due di noi, Amos e Domenico vollero renderci partecipi di un loro sogno.

Un sogno condiviso anche con Ugo, Francesca, Claudia e tutti i giovanissimi.

Un sogno che poi coinvolse parte del nostro gruppo, ed anche pochi adulti e qualche scout.

Io accettai subito la loro proposta, nonostante non mi fossero mai piaciuti questo tipo di spettacoli.

Si trattava infatti di realizzare con le nostre forze un musical su Madre Teresa di Calcutta.


Così cominciarono le prove con cadenza settimanale sia per il coro che per il corpo di ballo. Ogni giovedì era ed è sempre una gioia vedersi, cantare e ballare assieme. C'è chi aspetta impaziente quest'appuntamento, e c'è chi riesce ad imbarazzarsi e vergognarsi sempre di meno di fronte agli altri, chi offre splendide esibizioni sonore (vedi andrea) e chi improvvisa balletti e capriole (vedi gemello giorgio).

Coreografe isteriche (vedi ida) e maestri esigenti a volte antipatici (vedi amos), e la lista potrebbe continuare oltre; tutti però con una gran voglia di fare e di sacrificare due orette della loro settimana per questo gran bel sogno che stiamo vedendo realizzarsi. Momenti che non ci rendono solo felici, ma ci fanno crescere assieme, costruiscono legami e creano armonia musicale e non. Attimi vissuti assieme spesso col sorriso, ma anche col broncio, quando siamo stati richiamati dai responsabili per la nostra mancanza di volontà, per la nostra poca partecipazione, o per il fatto che spesso ci raduniamo tutti attorno al magico biliardino tralasciando il resto. Tutto, però, si è risolto e ora più vogliosi che mai portiamo avanti questo nostro progetto in attesa di vederlo concretizzato tra circa un mese..

Ciò che più mi ha colpito personalmente è stata la compattezza del coro, il carattere del coro. Un coro che mi ha fatto crescere, senza farmi imbarazzare o vergognare dei miei errori, dandomi più sicurezza non solo per gli assoli canori, ma anche per affrontare gli esami universitari e per affrontare le stesse persone ed i problemi o le gioie della vita. Un gruppo silenzioso, ma comprensivo e molto altruista. Ed ora mi ritrovo a cantare ad alto volume e con passione in tutte le celebrazioni, quando passeggio da solo nel tragitto casa-Candelora e viceversa, e anche in casa, davanti alle persone.

 

 


 






 




Chi è Madre Teresa di Calcutta (1910-1997)


Madre Teresa di Calcutta (1910-1997)

“ Sono albanese di sangue, indiana di cittadinanza. Per quel che attiene alla mia fede, sono una suora cattolica. Secondo la mia vocazione, appartengo al mondo. Ma per quanto riguarda il mio cuore, appartengo interamente al Cuore di Gesù”.Di conformazione minuta, ma di fede salda quanto la roccia, a Madre Teresa di Calcutta fu affidata la missione di proclamare l’amore assetato di Gesù per l’umanità, specialmente per i più poveri tra i poveri. “Dio ama ancora il mondo e manda me e te affinché siamo il suo amore e la sua compassione verso i poveri”. Era un’anima piena della luce di Cristo, infiammata di amore per Lui e con un solo, ardente desiderio: “saziare la Sua sete di amore e per le anime”. 

Questa luminosa messaggera dell’amore di Dio nacque il 26 agosto 1910 a Skopje, città situata al punto d’incrocio della storia dei Balcani. La più piccola dei cinque figli di Nikola e Drane Bojaxhiu, fu battezzata Gonxha Agnes, ricevette la Prima Comunione all’età di cinque anni e mezzo e fu cresimata nel novembre 1916. Dal giorno della Prima Comunione l’amore per le anime entrò nel suo cuore. L’improvvisa morte del padre, avvenuta quando Agnes aveva circa otto anni, lasciò la famiglia in difficoltà finanziarie. Drane allevò i figli con fermezza e amore, influenzando notevolmente il carattere e la vocazione della figlia. La formazione religiosa di Gonxha fu rafforzata ulteriormente dalla vivace parrocchia gesuita del Sacro Cuore, in cui era attivamente impegnata.

All’età di diciotto anni, mossa dal desiderio di diventare missionaria, Gonxha lasciò la sua casa nel settembre 1928, per entrare nell’Istituto della Beata Vergine Maria, conosciuto come “le Suore di Loreto”, in Irlanda. Lì ricevette il nome di suor Mary Teresa, come Santa Teresa di Lisieux. In dicembre partì per l’India, arrivando a Calcutta il 6 gennaio 1929. Dopo la Professione dei voti temporanei nel maggio 1931, Suor Teresa venne mandata presso la comunità di Loreto a Entally e insegnò nella scuola  per ragazze, St. Mary. Il 24 maggio 1937 suor Teresa fece la Professione dei voti perpetui, divenendo, come lei stessa disse: “la sposa di Gesù” per “tutta l’eternità”.

Da quel giorno fu sempre chiamata Madre Teresa. Continuò a insegnare a St. Mary e nel 1944 divenne la direttrice della scuola. Persona di profonda preghiera e amore intenso per le consorelle e per le sue allieve, Madre Teresa trascorse i venti anni della sua vita a “Loreto” con grande felicità. Conosciuta per la sua carità, per la generosità e il coraggio, per la propensione al duro lavoro e per l’attitudine naturale all’organizzazione, visse la sua consacrazione a Gesù, tra le consorelle, con fedeltà e gioia.

Il 10 settembre 1946, durante il viaggio in treno da Calcutta a Darjeeling per il ritiro annuale, Madre Teresa ricevette l’“ispirazione”, la sua “chiamata nella chiamata”. Quel giorno, in che modo non lo raccontò mai, la sete di Gesù per amore e per le anime si impossessò del suo cuore, e il desiderio ardente di saziare la Sua sete divenne il cardine della sua esistenza. Nel corso delle settimane e dei mesi successivi, per mezzo di locuzioni e visioni interiori, Gesù le rivelò il desiderio del suo Cuore per “vittime d’amore” che avrebbero “irradiato il suo amore sulle anime. ”Vieni, sii la mia luce”, la pregò.

Non posso andare da solo” Le rivelò la sua sofferenza nel vedere l’incuria verso i poveri, il suo dolore per non essere conosciuto da loro e il suo ardente desiderio per il loro amore. Gesù chiese a Madre Teresa di fondare una comunità religiosa, le Missionarie della Carità, dedite al servizio dei più poveri tra i poveri. Circa due anni di discernimento e verifiche trascorsero prima che Madre Teresa ottenesse il permesso di cominciare la sua nuova missione. Il 17 agosto 1948, indossò per la prima volta il sari bianco bordato d’azzurro e oltrepassò il cancello del suo amato convento di “Loreto” per entrare nel mondo dei poveri.

Dopo un breve corso con le Suore Mediche Missionarie a Patna, Madre Teresa rientrò a Calcutta e trovò un alloggio temporaneo presso le Piccole Sorelle dei Poveri. Il 21 dicembre andò per la prima volta nei sobborghi: visitò famiglie, lavò le ferite di alcuni bambini, si prese cura di un uomo anziano che giaceva ammalato sulla strada e di una donna che stava morendo di fame e di tubercolosi. Iniziava ogni giornata con Gesù nell’Eucaristia e usciva con la corona del Rosario tra le mani, per cercare e servire Lui in coloro che sono “non voluti, non amati, non curati”. Alcuni mesi più tardi si unirono a lei, l’una dopo l’altra, alcune sue ex allieve.

Il 7 ottobre 1950 la nuova Congregazione delle Missionarie della Carità veniva riconosciuta ufficialmente nell’Arcidiocesi di Calcutta. Agli inizi del 1960 Madre Teresa iniziò a inviare le sue sorelle in altre parti dell’India. Il Diritto Pontificio concesso alla Congregazione dal Papa Paolo VI nel febbraio 1965 la incoraggiò ad aprire una casa di missione in Venezuela. Ad essa seguirono subito altre fondazioni a Roma e in Tanzania e, successivamente, in tutti i continenti. A cominciare dal 1980 fino al 1990, Madre Teresa aprì case di missione in quasi tutti i paesi comunisti, inclusa l’ex Unione Sovietica, l’Albania e Cuba.

Per rispondere meglio alle necessità dei poveri, sia fisiche, sia spirituali, Madre Teresa fondò nel 1963 i Fratelli Missionari della Carità; nel 1976 il ramo contemplativo delle sorelle, nel 1979 i Fratelli contemplativi, e nel 1984 i Padri Missionari della Carità. Tuttavia la sua ispirazione non si limitò soltanto alle vocazioni religiose. Formò i Collaboratori di Madre Teresa e i Collaboratori Ammalati e Sofferenti, persone di diverse confessioni di fede e nazionalità con cui condivise il suo spirito di preghiera, semplicità, sacrificio e il suo apostolato di umili opere d’amore. Questo spirito successivamente portò alla fondazione dei Missionari della Carità Laici. In risposta alla richiesta di molti sacerdoti, nel 1991 Madre Teresa dette vita anche al Movimento Corpus Christi per Sacerdoti come una “piccola via per la santità” per coloro che desideravano condividere il suo carisma e spirito.

In questi anni di rapida espansione della sua missione, il mondo cominciò a rivolgere l’attenzione verso Madre Teresa e l’opera che aveva avviato. Numerose onorificenze, a cominciare dal Premio indiano Padmashri nel 1962 e dal rilevante Premio Nobel per la Pace nel 1979, dettero onore alla sua opera, mentre i media cominciarono a seguire le sue attività con interesse sempre più crescente. Tutto ricevette, sia i riconoscimenti sia le attenzioni, “per la gloria di Dio e in nome dei poveri”.

L’intera vita e l’opera di Madre Teresa offrirono testimonianza della gioia di amare, della grandezza e della dignità di ogni essere umano, del valore delle piccole cose fatte fedelmente e con amore, e dell’incomparabile valore dell’amicizia con Dio. Ma vi fu un altro aspetto eroico di questa grande donna di cui si venne a conoscenza solo dopo la sua morte. Nascosta agli occhi di tutti, nascosta persino a coloro che le stettero più vicino, la sua vita interiore fu contrassegnata dall’esperienza di una profonda, dolorosa e permanente sensazione di essere separata da Dio, addirittura rifiutata da Lui, assieme a un crescente desiderio di Lui. Chiamò la sua prova interiore: “l’oscurità”. La “dolorosa notte” della sua anima, che ebbe inizio intorno al periodo in cui aveva cominciato il suo apostolato con i poveri e perdurò tutta la vita, condusse Madre Teresa a un’unione ancora più profonda con Dio. Attraverso l’oscurità partecipò misticamente alla sete di Gesù, al suo desiderio, doloroso e ardente, di amore, e condivise la desolazione interiore dei poveri.

Durante gli ultimi anni della sua vita, nonostante i crescenti seri problemi di salute, Madre Teresa continuò a guidare la sua Congregazione e a rispondere alle necessità dei poveri e della Chiesa. Nel 1997 le suore di Madre Teresa erano circa 4.000, presenti nelle 610 case di missione sparse in 123 paesi del mondo. Nel marzo 1997 benedisse la neo-eletta nuova Superiora Generale delle Missionarie della Carità e fece ancora un viaggio all’estero. Dopo avere incontrato il Papa Giovanni Paolo II per l’ultima volta, rientrò a Calcutta e trascorse le ultime settimane di vita ricevendo visitatori e istruendo le consorelle. Il 5 settembre 1997 la vita terrena di Madre Teresa giunse al termine. Le fu dato l’onore dei funerali di Stato da parte del Governo indiano e il suo corpo fu seppellito nella Casa Madre delle Missionarie della Carità. La sua tomba divenne ben presto luogo di pellegrinaggi e di preghiera per gente di ogni credo, poveri e ricchi, senza distinzione alcuna. Madre Teresa ci lascia un testamento di fede incrollabile, speranza invincibile e straordinaria carità. La sua risposta alla richiesta di Gesù: “Vieni, sii la mia luce”, la rese Missionaria della Carità, “Madre per i poveri”, simbolo di compassione per il mondo e testimone vivente dell’amore assetato di Dio.

Meno di due anni dopo la sua morte, a causa della diffusa fama di santità e delle grazie ottenute per sua intercessione, il Papa Giovanni Paolo II permise l’apertura della Causa di Canonizzazione. Il 20 dicembre 2002 approvò i decreti sulle sue virtù eroiche e sui miracoli.

 


Alcune foto del Musical

(tutte le atre foto possono essere visualizzate nella sezione album fotografico del sito)

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