Chi sono i Giovanissimi di AC secondo il Progetto Giovani

Consideriamo giovanissimi quanti hanno un'età compresa tra i 14 e i 17 anni. Questi limiti cronologici qualificano i giovanissimi come adolescenti, persone in crescita che vivono in una fase di transizione dalla fanciullezza alla giovinezza e all'età adulta. Il periodo dell'adolescenza rappresenta un crocevia obbligato nella vita della persona, una passaggio irrinunciabile da cogliere nella sua specificità, tenendo conto della mobilità storica dei confini generazionali con le precocità e i ritardi che questa comporta, senza limitarsi a definire l'adolescente in termini negativi: non è più un ragazzo, non è ancora un giovane. (Progetto Giovani, pag 85)

Un'AC a misura di giovanissimi è allora disponibile ad un rapporto di amicizia significativo e gratuito, capace di condividere la fatica e la gioia dei giovanissimi nel cammino dall'identificazione all'identità, dall'indifferenza o rifiuto per cose e persone fino alla scoperta del loro significato e valore; un'amicizia che si fa condivisione soprattutto perché i desideri si trasformino in progetti e i giovanissimi scoprano la libertà e la dignità dell'essere figli di Dio. (Progetto Giovani, pag 102)

Riunione Giovanissimi sui fatti di Rosarno

Dettagli

giovanissimi_riunioneSolo qualche giorno fa, nei notiziari televisivi, sulle testate giornalistiche e anche sul web, è stata diffusa e riportata la drammatica vicenda verificatasi a Rosarno. La rivolta degli immigrati, generata non solo dalle precarie condizioni in cui questi ultimi erano costretti a vivere, ma anche dalle tante provocazioni di cui sono stati vittime, ha attirato l’attenzione del mondo intero.

Noi giovanissimi, al corrente dei fatti, abbiamo voluto, durante l’ultima riunione, confrontarci ed esprimere le nostre opinioni ed i nostri pensieri su quanto  è accaduto.  I nostri responsabili, dopo averci fornito dei video - tratti da You Tube e Sky TG24 - e degli articoli di giornali tra i più letti in Italia, ci hanno lasciati liberi di analizzare la situazione, secondo il nostro punto di vista . Divisi in tre sottogruppi, abbiamo potuto esprimere le nostre idee, certamente anche con pareri contrastanti. Diverse sono state, infatti, le opinioni in comune ma, altrettante, quelle divergenti! Ci siamo trovati tutti d’ accordo sul fatto che troppe persone in Italia, soprattutto straniere, vivono ancora oggi in condizioni di miseria, tutt’altro che dignitose. Consideriamo  tutto questo inaccettabile e contrario a ciò che dovrebbe accadere in un paese civile. Ogni uomo ha il diritto di essere trattato con rispetto a prescindere dal colore della pelle. Bianco, nero o giallo che sia!

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