Prime Comunioni 2013

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comunioni 2013Domenica 12 maggio, con inizio alle 9.30, con una speciale funzione all’insegna della gioia, 18 piccole pesti, hanno vissuto la loro Prima Comunione. Nelle prossime 3 domeniche altri 71 ragazzi, in gruppi diversi, un po’ più numerosi, vivranno la stessa felicità assieme a Gesù che predilige le piccole pesti ed ha rimproverato i discepoli che li allontanavano per non disturbare il Maestro.

Gesù ben sapeva che dono di gioia essi sono. Proprio così è una gioia grande che si propaga in tutta la Parrocchia, perché coinvolge  genitori emozionati e nonni affettuosissimi, e poi ancora zii, cuginetti e amici. E’ una frenesia che percorre tutti noi, coinvolti a dare il massimo perché le aspettative sono sempre molto alte.

Ancor di più,  Gesù sapeva che tutti i ragazzi con la loro spontaneità e la fiducia di chi si sa affidare con una fede semplice che parte dal cuore, sapeva che sono sempre una iniezione di coraggio e di entusiasmo  per la nostra fede a volte un po’ stanca e sottotono. 

E’ una gioia vedere così tante famiglie, che nonostante tutte le difficoltà del credere, si ritrovano nella casa del Padre. Ad ogni mamma,  ad ogni papà  è donato  quell’attimo di preghiera intensa, accorata e sincera nel quale ringrazia Gesù del dono meraviglioso di un figlio e con lo stesso amore glielo affida, trepidante per il suo futuro.

E’ questo un momento intenso di grazia che ricade su tutta la famiglia da vivere pienamente, come quelle occasioni speciali delle quali fare tesoro. E ricade su ogni famiglia, anche quelle di una sola mamma ed i suoi figli e di un solo papà ed i suoi figli, anzi lì la grazia sarà ancor più abbondante, perché più grandi sono  il dolore e le difficoltà da affrontare.

I  nostri ragazzi, hanno atteso due anni questo momento. Nel breve cammino,  accompagnati dai genitori e dai catechisti, hanno cercato di dedicare un po’ del loro tempo, (così tanto impegnato ahimè!), per conoscere Gesù, questo amico speciale, per scoprire un Dio che è un Padre buono che ci ama infinitamente ed intuire la presenza di uno Spirito che è vento di grazia e di vita.

A noi adulti tutto risulta complesso, quasi impossibile, eppure tutto questo raggiunge facilmente i nostri ragazzi, attraverso gesti, sorrisi, parole semplici, che testimoniano direttamente come ciascuno di noi vive la fede. Non cercano trattati di teologia, né servono elaborazioni filosofiche, quello che serve è che noi adulti - genitori, catechisti, maestri - ci facciamo il Segno della Croce a Messa insieme a loro,  recitiamo una preghiera a voce unanime e facciamo loro sentire che Dio è al nostro fianco ed è anche accanto a loro.

Dobbiamo continuare sempre a far sentire loro che la preghiera, che è relazione con Dio, è come colonna sonora della nostra vita, allegra con gratitudine nei momenti belli, forte con fiducia nelle difficoltà, perché nessuno dei nostri ragazzi si senta mai solo e disperato, senza quella forza che noi non possiamo dargli ma che desideriamo immensamente che scoprano dentro il loro cuore, messa a dimora in questo giorno speciale, come quel semino, di cui parlava Gesù, che li farà capaci di spostare le montagne.

Elena D'Agostino

Fotografia pubblicata su cortesia di Sindona Foto RC

   
© Parrocchia Santa Maria della Candelora - Via Domenico Romeo n.5 - Reggio Calabria

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