Un bell'esempio di testimonianza

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fotoacr1Qualche tempo fa nella residenza di Gambarie ci siamo ritrovati con i ragazzi dell'Acr tutti attorno al nostro caro amico Enrico. Venuto a raccontarci di un lungo viaggio che l'ha portato in Africa, precisamente nel Camerun, ci ha descritto come si vive in quei posti così lontani da noi. Gli abitanti del luogo spesso non hanno di che nutrirsi ma, cosa ancora più importante, non hanno come bere, come lavarsi, gli manca quel bene fondamentale che è l'acqua. E' per questo che Enrico assieme a Don Emmanuel, natio di quei luoghi, e ad altre persone volenterose del suo villaggio, si  sta impegnando affinché possa essere costruito lì nelle vicinanze un utilissimo pozzo.

Ebbene, al di là di queste importanti mancanze, ciò che ha stupito di più i ragazzi ed anche noi educatori, è stato vedere nel popolo africano, nonostante la povertà, quella gioia di vivere che trasmettevano quasi sempre con un sorriso, oppure con quel luccichio nei loro occhi. Quella voglia di cercare piuttosto i beni celesti che quelli terreni. Quel distacco dal materiale che è bene che anche noi prendiamo  in considerazione.

Anche l'apostolo Luca mette chiarezza su questa distinzione tra beni celesti e beni terreni, narrandoci la storia di un uomo ricco, preso soltanto dalle sue ricchezze, così tanto da non accorgersi di Lazzaro, un uomo povero, che gli stava accanto. Il Ricco viveva spensierato nelle sue agiatezze, ed il povero viveva nella sua miseria. fotoacr2Ma con la morte di entrambi, solo per Lazzaro sarà il regno dei Cieli, poiché ha seguito da sempre nella sua povertà Gesù, cosa che il ricco nella sua immensa ricchezza materiale non fece.

Sulla scia di tutto questo, Don Tonino ha voluto impegnare i nostri ragazzi, sia gli acierrini che i lupetti, invitandoli a distaccarsi materialmente da un proprio  giocattolo per regalarlo ad un loro fratellino africano. E domenica scorsa, al momento dell'Offertorio, una bella processione di bambini ha portato all'altare tutti questi coloratissimi giocattoli, che presto verranno impacchettati e spediti nel villaggio del Camerun di Don Emmanuel. Si tratta di un piccolo gesto di condivisione, utile a lanciare un piccolo ponte di amicizia tra i nostri ragazzi e i loro coetanei del Camerun, nella certezza che donare qualcosa di sé dilata lo spazio del cuore, aiuta i nostri bambini a guardare oltre se stessi : donarsi all’altro non è un optional ma un bisogno del cuore, un desiderio di cui neanche i bambini possono fare a meno!

Alessandro (e Don Tonino)

 

 

   
© Parrocchia Santa Maria della Candelora - Via Domenico Romeo n.5 - Reggio Calabria

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