Festa del CIAO 2010

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Festa_del_Ciao_2010-41_copiaSono già passate diverse ore dalla fine della Festa del CIAO, ma l’eco delle grida gioiose ed allegre di tutti i partecipanti ancora suona e rimbomba per il quartiere.

Tutto ha inizio la mattina alle ore 9:30 quando alla spicciolata i ragazzi arrivano in Parrocchia, accolti dai Giovani (validi aiutanti e sempre pronti a dire SI ogni qual volta l’ACR chiama).

Vedere una distesa di magliette color albicocca mette gioia e stupore nei volti di chi arriva in Chiesa per la S. Messa.

Domenica 24 Ottobre 2010 è stata la loro festa, la festa degli ACRini, la festa che ha dato inizio ad un nuovo anno insieme, pronti a ripartire ricchi di entusiasmo, dopo un mese passato ad “ingaggiare” nuovi amici, che ora sono li accanto a loro, accanto ad ognuno di noi, pronti a gridare “C’E’ DI PIU’ ” .

La festa del CIAO coinvolge tutti in Parrocchia.

Già parecchie settimane prima, vedi gli educatori che lavorano tra cartelloni e colori, si scopre chi ha maggiori doti organizzative, chi ha un “animo artistico”, chi si trova a suo agio con un microfono in mano e chi invece preferisce solo far parte del “corpo di ballo”. Ognuno trova il suo posto, ma del resto è così che deve essere.

Per i ragazzi è occasione per vivere con maggiore intensità la dimensione associativa, giocando per il quartiere, si può incontrare la Signora del cortile Festa_del_Ciao_2010-67_copiadel palazzo che sta di fronte alla Parrocchia, e scoprire che anche lei fa parte di un gruppo di Azione Cattolica . . .

Il mondo dell’AC è grande, così grande che alcune volte i bimbi si ritrovano spaesati, quasi da non riuscire a capire cosa c’è una volta finiti gli anni di ACR. Ma questa festa serve anche e soprattutto a togliere le paure di crescere, perché c’è più gusto a scoprire nuovi percorsi lungo la strada che si apre passo dopo passo se accanto ti ritrovi un giovanissimo o un giovane o un adulto della Parrocchia che chiede all’ACRino, come recita lo slogan di quest’anno, “diventiamo grandi insieme” ? .

La Festa del CIAO è bella perché è occasione in cui si ritrovano persone che già si conoscono, ma è anche occasione per creare nuovi legami con amici nuovi.

Unendo le forze di tutti si condividono le gioie, che improvvisamente diventano più grandi delle fatiche che del resto, poi scopri non essere così insormontabili.

Festa_del_Ciao_2010-74_copiaAttraverso questi piccoli accorgimenti ti accorgi che ciò che conta di più è stare insieme, condividere il cammino guardando ad un unico “capo-fila”: Gesù.

C’è di più, poi, quest’anno sembra essere quasi una sfida, una provocazione a vedere e leggere la vita con gli occhi dell’altruista, con generosità, slancio e coinvolgimento.

Domenica 24 Ottobre è stata unica ed irripetibile, da tempo non si respirava un aria così, la giornata ha visto circa 70 bambini giocare e divertirsi in prove di abilità e giochi di squadra. In una città, o meglio in un quartiere privo di luoghi di incontro, di spazi educativi e ricreativi, si è rivendicato con gioia ed orgoglio la capacità e la volontà di tutti di accogliere, aggregare e stimolare.

Nemmeno le intemperie del tempo hanno ostacolato i ragazzi che sotto la pioggia si incamminavano verso parco Caserta dove tra un gioco ed un altro, un ban ed un inno ACR cantato in coro, si sono ritrovati alla fine della giornata senza nemmeno accorgersi di come passava il tempo.

Giocare con i genitori, quanti quest’anno, pronti a mettersi in gioco davanti ai loro figli e per i loro figli, facendosi anche prendere un po’ in giro, ma sempre con il sorriso sulle labbra, anche perché a conclusione di tutto, a far da cornice alla fine della giornata ci sono stati i meravigliosi dolci preparati da ognuno di loro . . .

E’ proprio vero, C'E' DI PIU' è un richiamo all'Accoglienza, alla Solidarietà, all'Aggregazione, all'Impegno, alla Preghiera.

E' un messaggio di apertura. E' un invito all'Ascolto. E' la forza presente in tutti noi per guardare avanti e credere che si può fare.

E' l'opportunità mai negata a potersi esprimere nel gioco come nei momenti di riflessione e preghiera. E' guardare l'altro senza pregiudizi.

Mai come quest’anno vogliamo illuderci, e credo di poter parlare a nome di tutti gli educatori, di essere entrati oltre che nelle case del quartiere anche nel cuore della gente, di chi ci conosce e di chi, invece, non ci ha mai visti, di chi storce il naso alle nostre urla e di chi invece sorride quando cantiamo e balliamo i nostri bans.

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Siamo i ragazzi e gli educatori dell’ACR, un gruppo che giorno dopo giorno vuole allargarsi a dismisura, crescere, far rumore e agitarsi. Un gruppo che non vuole arrendersi, anzi vuole volare alto.

Siamo sempre qui, in Parrocchia, la nostra seconda casa, ed abbiamo un grande obbiettivo: stimolare i diffidenti ed accogliere a braccia aperte e con un sorriso grande, quanti busseranno alla nostra porta.

Ora siamo pronti per la nostra prossima avventura, l’incontro a Roma, insieme a tutta l’ACR e i Giovanissimi d’Italia, con il Santo Padre sabato 30 Ottobre!

C’è di più . . . Diventiamo grandi insieme.

                                                                                     Salvatore

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