ACR

L'ACR è la proposta educativa che permette ai ragazzi di incontrare personalmente Gesù, di essere protagonisti della propria crescita e di essere apostoli tra i coetanei.

Un gruppo di ragazzi

L'ACR si rivolge a bambini e ragazzi dai 4 ai 14 anni che grazie all'esperienza di gruppo sperimentano l'amicizia e trovano spazio per valorizzare a pieno i loro doni nell'incontro con gli altri e con la persona di Gesù.

Un gruppo associativo

L'ACR è un'esperienza associativa in cui il ragazzo aderisce personalmente, condividendo una regola di vita comune a tutta l'AC incentrata sulla preghiera, lo stare assieme e il servizio.

L'ACR vive l'appartenenza associativa all'Azione Cattolica seguendo gli itinerari proposti per i quattro archi di età (4-5; 6-8; 9-11; 12-14), partecipando agli appuntamenti diocesani e alla vita unitaria dell'associazione insieme a giovani e adulti.

Un gruppo di Chiesa

L'ACR vive la sua appartenenza alla Chiesa nella concretezza della vita della parrocchia e della diocesi. Il cammino di fede proposto e realizzato nel gruppo ACR è un itinerario di Iniziazione Cristiana, aiuta cioè ciascun ragazzo a prepararsi all'incontro personale con Cristo nei Sacramenti, nella vita di Chiesa, nel servizio ai fratelli, nella scoperta e risposta alla propria vocazione

Per fortuna l'ACR non è un libro, non è una riunione, non è un bans.... ma è un'esperienza di fede a misura di ragazzo!

Azione Cattolica Ragazzi - Mese della PACE 2011

Dettagli

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Nel mese di gennaio, tutta l’Azione Cattolica è impegnata a riflettere sul tema della pace nel mondo.

“Libertà religiosa, via per la pace”

Il Papa apre il suo Messaggio, in vista della 44° Giornata Mondiale per la pace, ricordando le persecuzioni, le discriminazioni, i terribili atti di violenza e di intolleranza religiosa, rivolgendo il suo pensiero soprattutto alle sofferenze della comunità cristiana dell’Iraq, colpita da continue violenze che inducono molti fedeli ad emigrare. In Occidente, poi vi sono “forme più silenziose e sofisticate di pregiudizio e di opposizione verso i credenti”, che “si esprimono talvolta col rinnegamento della storia e dei simboli religiosi nei quali si rispecchiano l’identità e la cultura della maggioranza dei cittadini”. Si tratta di forme che fomentano spesso l’odio, il pregiudizio e l’emarginazione dei credenti nel dibattito pubblico contraddicendo il pluralismo e la laicità delle istituzioni che vorrebbero difendere.

“La pace è un dono di Dio” – scrive Benedetto XVI - “non è semplice assenza di guerra, non è mero frutto del predominio militare o economico”. Benedetto XVI fa proprio l’appello di Paolo VI, il Papa che ha istituito la Giornata Mondiale della Pace: “Occorre innanzi tutto dare alla Pace altre armi, che non quelle destinate ad uccidere e a sterminare l'umanità. Occorrono sopra tutto le armi morali”. “La libertà religiosa – conclude Benedetto XVI - è un’autentica arma della pace, con una missione storica e profetica”, quella di “cambiare e rendere migliore il mondo”.

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