Azione Cattolica

Cittadini degni del Vangelo

Dettagli

degni_del_vangelo

In occasione dell’incontro diocesano di venerdì 22 gennaio 2010, tenutosi presso il salone della Fondazione Lucianum, all’inizio dell’incontro sul tema “Cittadini degni del Vangelo”, introdotto dalle relazioni del Dott. Stefano Musolino, sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Palmi, e dell’Avv. Giuseppe Marino, coordinatore diocesano del “Laboratorio Bachelet” di Azione Cattolica, i giovani presenti (oltre 200) hanno proposto un messaggio che rappresenta l’impegno che costoro intendono pubblicamente assumere per contribuire al rinnovamento ed alla crescita delle città in cui sono chiamati a vivere ed operare.

   Si tratta di un impegno che testimonia il desiderio dei giovani di AC – ma siamo certi che questo sia un auspicio ampiamente condiviso – di liberare la loro terra dall’opprimente presenza della ‘ndrangheta e del malaffare politico ed economico, per renderla luogo accogliente e vivibile.

   La Presidenza Diocesana di AC fa proprio questo invito ed invita tutti i soci e tutti coloro che vorranno aderirvi a spendersi con coraggio e costanza su questa strada, partendo dalla testimonianza quotidiana, nella certezza che solo cristiani “credenti e credibili” potranno apportare un contributo vero alla promozione del bene comune in Calabria. 

L'assistente unitario
Il Presidente diocesano
 don Salvatore Santoro
 Ettore Triolo

 

Ecco il testo integrale del messaggio:

Accogliere l’invito di S. Paolo ad essere cittadini degni del Vangelo, significa oggi per noi dover dire con fermezza e chiarezza la nostra condanna per gli ultimi avvenimenti che hanno coinvolto la nostra città e la nostra provincia.

 

Vogliamo esprimere tutta il nostro sostegno alle istituzioni che sono state oggetto di intimidazioni e che, oggi come ieri, svolgono il loro lavoro a tutela della comunità.

Nello stesso tempo, non possiamo dimenticare che l’attentato alla Procura è solo la punta di un iceberg: ogni notte, nella nostra città, la criminalità organizzata mostra tutta la sua violenza, nell’indifferenza dei media ma soprattutto di tutti noi.

Ma ancora di più, vogliamo manifestare la solidarietà e vicinanza ai “più poveri tra i poveri” che sono stati oggetto di sfruttamento e di violenza: nel loro volto sofferente riconosciamo il volto del Nostro Signore Gesù Cristo. Riteniamo inaccettabile la reazione violenta degli immigrati di Rosarno, ma siamo anche chiamati a riflettere sulla condizione di emarginazione e degrado che, protrattasi nel tempo, ha innescato questa reazione.  

Siamo consapevoli di doverci fermare un attimo e riconoscere che troppo a lungo abbiamo negato la nostra attenzione di fronte a queste situazioni di quotidiana violenza, prevaricazione e intimidazione, di costante sfruttamento e di violazione della dignità umana. Queste realtà erano tristemente note ad ognuno di noi, ma non abbiamo permesso che interpellassero la nostra coscienza cristiana.

Noi non possiamo più tacere di fronte a tutto questo, che accade vicino a noi, nelle nostre piazze e nelle nostre strade. Non possiamo più volgere lo sguardo altrove. Noi non ci vogliamo rassegnare ad una città che dorme nell’indifferenza, ad una mentalità egoistica perché paurosa, ad uno sguardo miope.

Siamo spinti a questo dalla nostra scelta di fede, che si deve tradurre sempre di più in una scelta di vita concreta: non è più il tempo della neutralità di fronte a queste realtà, perché neutralità significa una vera e propria omissione rispetto alla nostra vocazione di laici cristiani.

La denuncia dell’ingiustizia e della violenza, la rinuncia ad adattarsi a questo stato di cose, anche a costo di pagare di persona, e l’annuncio dell’avvento di un mondo nuovo sono parte irrinunciabile del nostro essere “sale della terra e luce del mondo”.

Il nostro primo impegno continua ad essere quello educativo, per formare le coscienze, soprattutto quelle dei più giovani, ad una accoglienza coraggiosa, ad una giustizia misericordiosa, ad una partecipazione sociale e politica consapevole e attenta, prima di tutto, alla dignità e alla libertà dell’uomo.

In questa sfida educativa auspichiamo con forza l’opportunità di lavorare in comunione con tutte le associazioni e movimenti ecclesiali della nostra Diocesi: solo una Chiesa che cammina insieme può essere segno di speranza per la nostra terra, per dare una risposta credibile alla domanda di pace e di giustizia che alberga nel cuore di tutti.

Ci sostiene la Speranza Certa che Cristo non ci lascia soli, ma anzi ci guida e ci illumina con la forza del suo Spirito.

 

Reggio Calabria, 22 gennaio 2010.

I giovani dell’Azione Cattolica
Arcidiocesi di Reggio Calabria - Bova

 

   
© Parrocchia Santa Maria della Candelora - Via Domenico Romeo n.5 - Reggio Calabria

Login Form