Chi sono i Giovanissimi di AC secondo il Progetto Giovani

Consideriamo giovanissimi quanti hanno un'età compresa tra i 14 e i 17 anni. Questi limiti cronologici qualificano i giovanissimi come adolescenti, persone in crescita che vivono in una fase di transizione dalla fanciullezza alla giovinezza e all'età adulta. Il periodo dell'adolescenza rappresenta un crocevia obbligato nella vita della persona, una passaggio irrinunciabile da cogliere nella sua specificità, tenendo conto della mobilità storica dei confini generazionali con le precocità e i ritardi che questa comporta, senza limitarsi a definire l'adolescente in termini negativi: non è più un ragazzo, non è ancora un giovane. (Progetto Giovani, pag 85)

Un'AC a misura di giovanissimi è allora disponibile ad un rapporto di amicizia significativo e gratuito, capace di condividere la fatica e la gioia dei giovanissimi nel cammino dall'identificazione all'identità, dall'indifferenza o rifiuto per cose e persone fino alla scoperta del loro significato e valore; un'amicizia che si fa condivisione soprattutto perché i desideri si trasformino in progetti e i giovanissimi scoprano la libertà e la dignità dell'essere figli di Dio. (Progetto Giovani, pag 102)

Visita al monastero di Sales

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reggiolalampadanonsispentaNon sapevamo ancora bene cosa ci aspettava. Gli educatori ci avevano solo detto che si trattava di una sorpresa, tanto che ci diedero  appuntamento in Parrocchia alle tre di un freddo sabato pomeriggio.  Orario particolare considerato che, solitamente, la riunione giovanissimi - la nostra riunione - ha sempre inizio intorno alle diciotto, prima della classica passeggiata sul corso reggino. Ma tutto aveva un motivo. Quel sabato, di lì a poco, si sarebbe rivelato davvero speciale. Ci siamo, infatti, incontrati per recarci in un posto silenzioso, forse avvolto un po' dal mistero. Stiamo parlando del Monastero di ordine claustrale della Visitazione, eretto ormai da qualche anno presso le campagne di Ortì, piccolo centro posto sulle colline di Reggio Calabria.

L'emozione era palpabile per noi giovanissimi di Azione Cattolica. Per quasi tutti noi, educatori compresi, era la prima volta che entravamo in un convento e non sapevamo cosa ci potesse attendere, se non una testimonianza di fraternità e devozione al Vangelo. Giunti in questo luogo sacro, fatto di pietra, quasi a voler ricordare antichi tempi, ed  accompagnati dall'aria pungente, ci siamo subito accorti della diversa atmosfera che lì si respirava, atmosfera di pace, silenzio e tranquillità. Gli educatori avevano già avvisato del nostro arrivo, cosicché appena dentro il Monastero, ci ha accolto una suora dal tipico abito accollato stile francese, che rispecchiava pienamente le caratteristiche di quel luogo. Noi, curiosi, e forse all'inizio anche un po' intimoriti, abbiamo iniziato ad instaurare con Suor Maria Amata, che dialogava con noi separata da una grata, una relazione sempre più intima e profonda. Abbiamo potuto avvertire e percepire la sua serenità, la pace interiore, la forza della preghiera che questa nutriva mentre rispondeva ai nostri perché.

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Esperienza estiva giovanissimi 2011

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Il video del Campo Estivo Giovanissimi
vissuto a Gambarie nella casa Parrocchial
e
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GIOVANISSIMI PRONTI A SERVIRE : ESPERIENZE DI TEMPO DONATO!

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È stata un’esperienza incredibile quella che alcuni di noi hanno vissuto durante quest’anno associativo, un’esperienza che ci ha formato e migliorato notevolmente; ci riferiamo, naturalmente, alla crescita che solo un’esperienza di servizio autentico ci può dare.

Come giovanissimi di Azione Cattolica, abbiamo da sempre discusso dell’importanza e al tempo da dedicare a questo tema nella vita quotidiana; fare “servizio” è infatti un’esperienza non solo utile agli altri ma anche a se stessi; sembra strano ma è proprio così!

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Esperienze concrete di servizio! Gruppo GVV

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Nel corso di quest’anno le nostre riunioni si sono basate prevalentemente sul servizio, abbiamo affrontato la discussione diverse volte fino ad arrivare ad esperienze concrete.


I nostri educatori hanno organizzato una giornata per darci la possibilità di renderci utili e realizzare un compito importante che abbiamo accettato volentieri pur consapevoli delle difficoltà ma anche delle gioie che ci porta. Passando dalle parole ai fatti ci siamo ritrovati immersi nella realtà dell’ Unitas Catholica, dove abbiamo potuto incontrare bambini ed adolescenti come noi, che però sono stati costretti a vivere in condizioni ben diverse, per questo abbiamo voluto stare loro vicino anche se solo per giorno.

Arrivati alla casa di accoglienza ci hanno ospitato in una grande stanza, ci hanno dato la possibilità di scegliere quali bambini seguire e infine ci hanno smistato nei diversi piani. C’è chi ha insegnato storia, chi matematica, chi ballato le canzoni e chi assistito ad una lezione di informatica, chi ha fatto le treccine e chi giocato alla playstation, è stato davvero divertente ma la cosa ancor migliore è che tutti ,usciti dalla casa, ci siamo sentiti soddisfatti di quel pomeriggio diverso eppure uguale nella sua normalità. Abbiamo capito allora la particolarità unica di questo giorno in quanto abbiamo potuto scoprire una realtà diversa che ne racchiude altre ancora più peculiari e difficili in cui c’è bisogno di un aiuto di un abbraccio o solo di un semplice sorriso.

La maggior parte di noi ha vissuto quest’ esperienza in maniera positiva pur essendo stato difficile oltre che stancante. Abbiamo dimostrato grande volontà di aiutare gli altri ,ritornando bambini tra i giochi e il divertimento, che ci hanno portato ad avere una maggiore consapevolezza e responsabilità...

"Ricordatevi di fare festa!" Giornata Diocesana GVV - 3 Aprile 2011

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“Ricordatevi di far festa”: è proprio questa la frase guida che ha caratterizzato la giornata giovanissimi 2011.

Anche quest’anno, come in precedenza, centinaia di ragazzi provenienti da tutte le parrocchie della diocesi RC - Bova, con la loro presenza, hanno detto sì a questa consueta opportunità di incontro. Il tema centrale è stato affrontato nei vari gruppi di studio, il cui obiettivo principale è stato quella di specificare il significato che ricoprono per noi i vari ambienti della parrocchia.

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Attraverso le varie attività proposteci , noi tutti abbiamo potuto riconoscere l’importanza di ciascuno di essi, non solo come luoghi d’incontro, ma soprattutto come fonti di riscoperta di valori unici.

E così, il campanile, ad esempio, è simbolo della chiamata inviataci da Dio; il saloncino parrocchiale è inteso come strumento per creare nuove amicizie; il campetto sportivo come emblema di integrazione sociale; la piazzetta come punto di riferimento per noi giovani; e infine la cappella come luogo di comunione fraterna e dialogo con Dio. Tutto ciò ci ha permesso di scoprire stimoli nuovi, indirizzati al completamento interiore di ciascuno di noi, volti a suggellare il nostro cammino di giovanissimi di un intero anno, auspicando di poter vivere ulteriori momenti intrisi di valori autentici, esattamente come questo.

Il gruppo Giovanissimi

   
© Parrocchia Santa Maria della Candelora - Via Domenico Romeo n.5 - Reggio Calabria

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